Crollo in maggio, -49,3% su maggio 2015
Scicolone, OICE: "Fisiologico il dato in calo con la novità del nuovo
codice"
Dopo i risultati da record dei primi quattro
mesi dell’anno, a maggio il mercato ha subito un pesante scossone con un crollo
del 49,3% su maggio 2015. E’ sicuramente un effetto dell’entrata in vigore del
nuovo Codice degli Appalti che ha anche determinato il dissolvimento degli
appalti integrati, da 146 in aprile a 6 in maggio. Rimane comunque ancora
positivo il bilancio dei cinque mesi del 2016 sul 2015, +9,7% in numero e +59,3%
in valore, a maggior conferma di un anno che è partito bene.
Infatti, secondo l’aggiornamento al 31 maggio 2016 dell'osservatorio
OICE-Informatel, le gare per servizi di ingegneria e architettura bandite nel
mese sono state 357 (di cui 67 sopra soglia), per un importo complessivo di 21,1
milioni di euro (13,2 sopra soglia). Rispetto al mese di maggio 2015 il numero
delle gare cresce del 23,5% (+123,3% sopra soglia e +12,0% sotto soglia), ma il
loro valore cala del 49,3% (-53,8% sopra soglia e -39,2% sotto soglia).
Ancora in campo positivo, come detto, il confronto dei primi cinque mesi del
2016 rispetto al agli stessi mesi del 2015: da gennaio a maggio 2016 sono state
bandite 1.714 gare per un importo complessivo di 296,1 milioni di euro che,
rispetto al 2015, crescono del 9,7% nel numero (+53,8% sopra soglia e +5,7%
sotto soglia) e del 59,3% nel valore (+105,7% sopra soglia e -23,9% sotto
soglia).
Da questo mese, con un "Focus appalti BIM" abbiamo iniziato la rilevazione delle
gare che prevedono l’adozione della metodologia B.I.M. (Building Information
Modeling): dall’inizio dell’anno abbiamo rilevato 3 bandi per appalti integrati
pubblicati nei primi mesi dell’anno, quindi prima dell’adozione del nuovo codice
degli appalti, e abbiamo notizie di un avviso di preinformazione appena
pubblicato dal Politecnico di Torino per “supporto al RUP per progettazione,
verifica e validazione dei progetti; supporto al personale tecnico dell’area per
il controllo e la predisposizione con metodologia BIM di progetti relativamente
alle sedi metropolitane dell’ateneo”.
“Come avevamo previsto, noi tra gli altri, l’entrata in vigore del nuovo Codice
degli Appalti ha rallentato il mercato – ha dichiarato Gabriele Scicolone,
Presidente OICE – ma confidiamo in una rapida ripresa non appena il
“sistema” inizierà a digerire la nuova impostazione. E' infatti normale che le
stazioni appaltanti abbiano dovuto “prendere le misure” al nuovo codice,
verificare l'impatto sulle procedure programmate di novità come l'abolizione
dell'appalto integrato e dell'obbligo di affidare i lavori sulla base della
progettazione esecutiva, elementi che necessitano un reset delle progettazioni
che erano nei cassetti delle stazioni appaltanti. Avremmo senz'altro preferito,
per quanto riguarda il nostro settore, che il regolamento di attuazione fosse
rimasto in vita fino a tutto il 2016, in attesa dell'emanazione delle linee
guida e dei decreti ministeriali che, copiosi, vengono previsti dal decreto 50.
Quindi il calo, che non è certamente da poco, è preoccupante ma non del tutto
allarmante se sarà limitato nel tempo; va inquadrato in questa “fase di
transizione”; ritengo che un bilancio vero e serio dell'impatto del nuovo codice
sarà possibile soltanto fra sei mesi quando ci saranno anche le linee guida e
gli altri provvedimenti attuativi fra cui alcuni di particolare rilievo come il
decreto livelli progettazione (del MIT e del Cons Sup ll.pp.). Intanto tutti noi
– ha continuato il Presidente OICE – dovremmo contribuire alla piena
conoscenza del codice e a fornire contributi per la definizione delle linee
guida ANAC, come OICE ha fatto in questi ultimi giorni, e a supportare le
amministrazioni nel loro lavoro per comprendere appieno tutte le importanti
novità in esso contenute. Sottolineo ad esempio l'importanza per tutto il
settore che deriverà dall'implementazione graduale del BIM, una profonda
innovazione che inciderà fortemente sui nostri processi e che da inizio anno
abbiamo iniziato a seguire con una sezione Focus appalti BIM dell’Osservatorio
che renderà evidente quanto stanno facendo le amministrazioni in questo settore.
Infine – ha concluso Gabriele Scicolone – occorrerà anche tenere ben
presente e verificare come si regoleranno le amministrazioni rispetto
all'applicazione dell'incentivo del due per cento, che è rimasto sulla
programmazione, sulla direzione lavori e sulle attività del RUP. Ci giungono
infatti notizie di annullamento di gare di direzione lavori con accentramento di
queste attività a livello sovraordinato (regionale), con un danno non
indifferente per operatori economici ".
Tornando ai dati, sono sempre molto alti i ribassi con cui le gare vengono
aggiudicate. In base ai dati raccolti fino a maggio il ribasso medio sul prezzo
a base d'asta per le gare indette nel 2014 è al 30,0 per le gare indette nel
2015 sale al 38,5%.
Il numero delle gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria, passato
dalle 130 unità dei primi cinque mesi del 2015 alle 200 dei cinque mesi appena
trascorsi, mostra una crescita del 123,3%. Nell’insieme dei paesi dell’Unione
Europea la domanda di servizi di ingegneria e architettura presenta, nello
stesso periodo, una crescita del +17,2%. L’incidenza del nostro Paese continua
ad attestarsi su un modesto 2,5%, un dato di gran lunga inferiore rispetto a
quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 29,6%, Germania
20,9%, Polonia 9,2%, Gran Bretagna 5,7%.
Nei primi cinque mesi del 2016 l’andamento del valore delle gare miste, cioè di
progettazione e costruzione insieme (appalti integrati, project financing,
concessioni di realizzazione e gestione), è in crescita nel valore, 3.3379,3
milioni di euro +70,1% rispetto ai primi cinque mesi del 2015, mentre il numero,
391 gare, cala del 21,8%. Gli appalti integrati da soli hanno, sempre rispetto
ai primi cinque mesi del 2015, un andamento analogo: calano in numero, -24,8%
sul 2015, ma crescono in valore, +49,1%, questo nonostante che nel mese di
maggio, rispetto allo stesso mese 2015, ci sia stato un vero crollo nel numero,
-93,9%, e nel valore, -92,0%. In tutto il 2016 il valore dei servizi di
ingegneria e architettura compreso nei bandi per appalti integrati è stato di
51,5 milioni di euro, +30,0% rispetto al 2015.
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