Oltre duecento i partecipanti dal mondo istituzionale, associativo ed imprenditoriale, dall'Italia e dall'estero, al Convegno dell'OICE "L'ingegneria organizzata in Europa e nel mondo: modello per la riforma degli appalti pubblici in Italia", svoltosi a Roma presso l' Auditorium dell'Ara Pacis il 18 giugno scorso. Il Convegno, aperto dalla relazione del Presidente Patrizia Lotti, ha visto gli interventi introduttivi del Presidente di Inarsind, Salvo Garofalo, e del Vicepresidente OICE delegato per EFCA e FIDIC, Maurizio Boi. Il Convegno si è articolato in due sessioni: la prima, di carattere internazionale, con la presenza dei vertici di FIDIC (Federazione mondiale delle Associazioni di ingegneria) ed EFCA (Federazione europea delle Associazioni di ingegneria) che hanno illustrato le best practice contrattuali a livello internazionali e il trend del mercato delle società di ingegneria europee; la seconda di rilievo nazionale in cui si sono alternati interventi della Presidenza del Consiglio, del Ministero delle Infrastrutture, di esponenti di Senato, Camera, ANAC e Confindustria.
Leit motiv del Convegno è stato il processo di riforma degli appalti pubblici in Italia. Densa di spunti di riflessione l'analisi comparata con gli altri Paesi europei e più in generale, nel contesto mondiale, svolta nella prima parte della mattinata. Esclusivo il sipario che ha visto il Presidente Lotti accogliere a fine Convegno il Vice Ministro alle Infrastrutture Riccardo Nencini e il relatore del DDL delega sugli appalti pubblici Stefano Esposito appena qualche minuto dopo l'approvazione della legge in Senato.
"Siamo molto contenti - ha detto il Presidente OICE - che sia passata poco fa in Aula una legge che finalmente valorizza ampiamente il ruolo della progettazione e del progettista eliminando il ribasso nelle gare di progettazione, limitando l'appalto integrato e inserendo importanti elementi di moralizzazione del settore con l'albo dei commissari di gara che abbiamo fortemente voluto e promosso e con il divieto di direzione lavori per il contraente generale. Decisiva anche la norma sulla riduzione delle stazioni appaltanti e il rafforzamento dell'ANAC."
Per il Vice Ministro Nencini l'elemento qualificante è rappresentato da come è stato approvato il testo: "non ricordo una legge delega così dettagliata che sia stata approvata sostanzialmente all'unanimità, a parte l'astensione del movimento 5 Stelle che vale sotto forma di apprezzamento complessivo sulla riforma. Se avessimo avuto queste norme approvate oggi la scalata a Mafia Capitale sarebbe stata molto più difficile. La scrittura dei decreti è quasi obbligata e non consentirà elusioni da parte del Governo e genericità sulle norme attuative."
Il relatore del ddl appena varato dall'Aula al Senato, Stefano Esposito, ha sottolineato l'importanza dell'approvazione del provvedimento: "Sono molto soddisfatto per una legge innovativa che tiene conto delle tante peculiarità di un settore molto delicato. E' per me motivo di rallegramento che su un tema così diviso non ci sia stato un voto contrario in aula. E' un fatto positivo e politicamente rilevante, così come la sintonia con il Governo. Adesso la responsabilità più importante spetta al Governo affinché non ci siano interpretazioni che tendano a dare rilievo ai micro interessi. Si andrà alla riduzione a 200 stazioni appaltanti, si imporranno le gare ai concessionari non scelti in gara mettendo la parola fine all'in house e liberando almeno 800 milioni di lavori ogni anno, si valorizzerà molto la centralità del progetto con il divieto di massimo ribasso nelle gare di progettazione."
La parte internazionale della Conferenza ha visto gli interventi del Presidente e del Direttore generale di FIDIC, Pablo Bueno ed Enrico Vink, e del Presidente e Direttore generale di EFCA, Flemming Pedersen e Jan Van der Putten. Sono state illustrate le best practice contrattuali a livello internazionale facendo risaltare il diverso livello organizzativo e dimensionale delle società di ingegneria europee. La presentazione degli standard normativi ed operativi è stata molto apprezzata e condivisa dai partecipanti. Anche dalle voci internazionali è arrivata la conferma che l'ingegneria deve ritrovare il suo ruolo e la sua visibilità e che solo con un mercato interno forte e una maggiore massa critica ci si può confrontare a livello internazionale con successo. L'OICE, grazie ad un Protocollo di Intesa con Inarsind, è entrata tre mesi fa a far parte di FIDIC determinando una svolta storica per l'Associazione e gli Associati nella direzione dell'internazionalizzazione.
La sessione istituzionale italiana ha visto anche gli interventi sul disegno di legge delega di Antonella Manzione, Capo Ufficio Legislativo della Presidenza del Consiglio, di Michele Corradino, consigliere ANAC, dell'onorevole Raffaella Mariani e del Vicepresidente di Confindustria, Vittorio Di Paola.
Next step per la Delega sarà il passaggio alla Camera dove comunque si terrà conto del grande lavoro svolto in Senato e dove non sono previsti importanti stravolgimenti. Per l'OICE, oltre al consenso unanime dato a questo importante processo di riforma strutturale interna, arriva la conferma di un indirizzo che avvicinerà l'Italia sempre di più ai grandi Paesi del Continente.
Il Convegno è stato realizzato con il contributo di
Report "La disciplina e l'operatività delle società di ingegneria in Europa", a cura dell'Ufficio legislativo OICE e con la collaborazione di EFCA