La Repubblica Srpska, che costituisce il 49% del territorio della Federazione della Bosnia ed Erzegovina, con una popolazione di oltre 1,3 Mln di abitanti, principalmente di nazionalità serba, sta cercando di sviluppare la propria economia a seguito dei forti contraccolpi subiti con la guerra dei primi anni novanta.
Nel contempo, la Bosnia Erzegovina ha presentato la domanda formale di adesione all'Unione Europea lo scorso 15 febbraio a Bruxelles, in quanto il passaggio allo status di paese membro UE sembrerebbe essere parte della ricetta per risolvere l'impasse politica del paese.
In questo contesto istituzionale, la Repubblica Srpska deve affrontare le attività necessarie per l'allineamento con l'acquis comunitario, anche sul tema ambientale. Nella fattispecie nonostante siano già state implementate attività inerenti al recepimento della normativa per la qualità dell'acqua, rimangono ancora da recepire interamente la direttiva UE sulla valutazione di impatto ambientale e sviluppare sistemi per il monitoraggio della qualità dell'aria e di gestione rifiuti.
Infine è piuttosto rilevante il problema dell'inquinamento in ambito industriale.
A fronte di queste problematiche in campo ambientale, e forte della sua esperienza nei Balcani, lo scorso 3 Giugno la delegazione della società italiana AMBIENTE S.C., guidata dal presidente Patrizia Vianello, ha incontrato a Banja Luka il Ministro della Pianificazione Ambientale, delle Costruzioni e dell'Ecologia della Repubblica Srpska, Ms. Srebrenka Golic.
Il Ministro Golic ha aggiornato gli interlocutori sullo stato della legislazione in materia di tutela ambientale nella Repubblica di Serbia, sottolineando che diverse attività sono in corso per raggiungere l'auspicata armonizzazione con la legislazione europea e un alto grado di applicazione delle direttive europee ma che ancora necessitano di ulteriori azioni.
AMBIENTE ha presentato al Ministro ed al suo staff le attività che svolge nel settore ambientale enfatizzando le attuali esperienze con i principali donors internazionali, in particolare in progetti per il supporto all'allineamento delle normative ambientali locali con quelle europee.