È quanto ha dichiarato oggi il Ministro delle infrastrutture Graziano Delrio intervenendo all'assemblea dell'Ance che si è svolta a Roma all'Auditorium di viale Manzoni.
Il Ministro, dopo avere ribadito che il codice appalti rappresenta una vera rivoluzione per il settore che punta essenzialmente sulla centralità del progetto, come elemento fondamentale per rendere più efficiente il sistema rispondendo all'esigenza di aumentare la qualità delle infrastrutture, ha chiuso ad ogni ipotesi di moratoria o proroghe del codice: "non ci saranno nè proroghe, nè sospensioni; nè scorciatoie rispetto alla centralità del progetto. Le proroghe fanno male al nostro paese, non possiamo fare come con la Merloni quando si andò avanti con proroghe di sei mesi in sei mesi e il regolamento arrivo 5 anni dopo". Il Ministro ha quindi rimandato gentilmente al mittente la proposta avanzata dal presidente dell'Ance Claudio de Albertis di una moratoria di sei mesi per quel che riguarda la possibilità di appaltare lavori sulla base del progetto esecutivo.
Apertura invece su un piano per la riqualificazione delle città partendo dalle periferie.
Nel suo intervento de Albertis aveva chiesto, oltre alla sospensione del divieto di appalto integrato fino a fine 2016, anche l'eliminazione del limite del 30% per il subappalto relativo a tutte le lavorazioni, l'innalzamento a 2,5 milioni del limite per aggiudicare al massimo ribasso e la possibilità di ricorso alla procedura negoziata per i lavori a scomputo. (A.M.)