Gli ingegneri sono geneticamente pronti ad affrontare le sfide del mercato proiettandosi oltre il futuro, è questo il messaggio lanciato dal Seminario organizzato il 20 Aprile dall'OICE, l'Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria, insieme all'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli ed all'EFCA (la Federazione europea delle Associazioni di ingegneria) alla presenza di circa cento persone presso la Basilica di San Giovanni Maggiore di Napoli.
Il Seminario dal titolo "Il futuro dell'ingegneria l'ingegneria del futuro", che dava anche due crediti formativi agli ingegneri, è stato aperto dall'ing. Giovanni Kisslinger rappresentante regionale OICE per la Campania e presidente della consulta interregionale OICE che ha espresso la piena convinzione dell'Associazione che "solo implementando ricerca e sviluppo, gli ingegneri del presente potranno vincere le sfide che il futuro neanche troppo velatamente ci riserva". Successivamente l'ing. Giovanni Kisslinger, dopo avere ringraziato il Presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Napoli, ing. Luigi Vinci per l'entusiasmo con il quale ha ospitato il seminario, ha voluto ringraziare i rappresentanti dell'EFCA per aver scelto Napoli quale sede del convegno e del Board of Directors programmato per il giorno successivo.
Il presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Napoli, ing. Luigi Vinci, ha "ringraziato l'OICE per avere organizzato una iniziativa di rilievo che conferma i buoni rapporti con l'Associazione" e ha messo in risalto "il ruolo dell'ingegnere nell'innovazione dichiarando con la sua innata verve che l'ingegnere non invecchia mai". L'ing. Gabriele Scicolone, presidente OICE nel ringraziare i presenti ha rimarcato la centralità dell'ingegneria nei processi di rinnovamento, sottolineando come il futuro sia in stretta continuità con il passato ben rappresentato dalla grandiosità di opere di architettura ed arte come la basilica che ha ospitato il convegno.
Le relazioni di Flemming Bligaard Pedersen, e Jan Van der Putten, rispettivamente Presidente e Direttore Generale EFCA, hanno trattato più in generale del ruolo di EFCA nell'unificazione normativa e contrattualistica del mondo dei servizi tecnici e la spinta impressa verso l'utilizzo delle nuove tecnologie ed opportunità offerte dal mondo dell'informatica. Infine hanno voluto sottolineare la loro grande soddisfazione ad aver scelto Napoli quale sede del Board, città che ancora una volta ha mostrato la sua capacità di rinnovarsi adattandosi repentinamente alle novità partendo dalle sue antichissime radici.
La relazione dell'ing. Maurizio Boi, vicepresidente e rappresentante OICE nel BoD EFCA, ha con una lineare semplicità trasportato nel futuro tutti i presenti illustrando come le società di ingegneria si debbano adeguare ai nuovi schemi organizzativi dettati dalle nuove tecnologie informatiche e da schemi produttivi globali. La ricerca innovativa presentata dall'Ing. Boi, anticipazione di un testo che sarà presto pubblicato, ha lanciato una interessantissima riflessione sul mondo della professione soggetto a rapide ed incessanti evoluzioni che detteranno gli schemi organizzativi del futuro. L'OICE, nell'ambito della rappresentanza e tutela degli interessi della categoria, si fa carico di divulgare e promuovere la consapevolezza dell'esigenza di adeguarsi alle nuove sfide per rimanere vincenti sul mercato.
Al termine i relatori hanno tenuto un vivace dibattito con i presenti, da segnalare l'intervento dell' ing. Patrizia Lotti - past president OICE - che si domandava cosa avrebbe pensato se all'inizio della sua attività con il regolo calcolatore in una mano qualcuno, immaginando il futuro, le avesse prospettato le opportunità e la potenzialità contenuta nell'altra mano dotata di uno smart-phone.