Il 26 settembre si è svolto a Milano alla presenza di operatori del settore e studenti universitari, il seminario: BIM. Verso l'integrazione dei processi e delle competenze: nuovi strumenti software e metodologie di formazione avanzata, organizzato da OICE/Lombardia e dalla Scuola di Architettura Urbanistica e Ingegneria delle costruzioni del Politecnico di Milano, in collaborazione con l'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano.
L'evento è stato organizzato dal coordinatore regionale OICE per la Lombardia, arch. Roberto Podda in stretta connessione con il vice presidente OICE, ing. Antonio Vettese, delegato per l'Innovazione, industria 4.0, digitalizzazione, formazione, Università.
È stato Podda ad aprire i lavori ringraziando per la collaborazione e per l'ospitalità il Politecnico di Milano e sottolineando la scelta strategica di OICE di puntare sul tema del BIM, questa volta in stretta sinergia con l'Università.
Il professore Stefano della Torre, Direttore Dipartimento ABC e componente della Commissione ministeriale che ha redatto la bozza di decreto per l'implementazione del BIM in Italia, ha messo in evidenza come dalle consultazioni effettuate con gli operatori del settore nei mesi scorsi sia emersa l'esigenza di potere disporre di un grande piano sulla formazione. A questa esigenza il Politecnico ha riposto con l' impegno ad inserire sempre di più le tematiche del project management e del BIM nei programmi di formazione come fondamentale strumento di organizzazione del processo.
Per Della Torre, inoltre, il BIM - "il cui ritorno di efficienza deve essere visto soprattutto nell'ottimizzazione della gestione - potrà essere anche un formidabile meccanismo di formazione della P.A. in quanto l'ammodernamento del settore pubblico condiziona fortemente l'efficienza dell'Amministrazione".
La densa relazione del vice presidente Antonio Vettese, ha messo in luce come il BIM debba essere inserito all'interno di una più ampia visione puntata sui processi: "l'approccio verso la strumentazione BIM richiede una profonda conoscenza dei processi di natura analogica".
Partendo dalla considerazione che "la qualità dell'informazione deve essere tratta dalla lettura analogica delle best practices internazionali", cuore delle iniziative OICE che si sono concretizzate nei due forum internazionali, Vettese ha anche messo in evidenza il ruolo dell'associazione a livello europeo, dove OICE "sta contribuendo alla definizione del booklet EFCA che sarà in linea con le nuove ISO".
Il vice presidente OICE ha anche esposto gli obiettivi del Progetto OICE BIM "basato su una forte collaborazione con le società di authoring per sviluppo delle problematiche della digitalizzazione e dell'information management, mirato ad acquisire le best practices internazionali e ad essere parte di questo sviluppo".
È poi seguita la relazione del prof. Enrico De Angelis che ha evidenziato su quali temi legati alla digitalizzazione stiano lavorando 22 dottorandi del Politecnico in Italia e all'estero.
Successivamente le cinque maggiori software house del settore, Allplan, Autodesk, Bentley, Graphisoft, S.T.A. Data, hanno illustrato le principali caratteristiche dei loro software.
Al termine delle relazioni e dopo un breve dibattito, l'ing. Vettese ha concluso i lavori sintetizzando nella relazione finale il punto di vista OICE sul BIM, caratterizzato da:
È stata anche anticipata l'ipotesi, su cui si sta lavorando, di un convegno su temi correlati di Project Management e di Information Management".
In allegato alcune foto della manifestazione.