E' uscito oggi, a firma di Giorgio Santilli, l'allegato articolo nel quale si cita il report OICE sulla legalità dei bandi di gara, frutto del quotidiano monitoraggio dei bandi di gara e delle segnalazioni degli associati OICE.
Questo il passaggio di interesse OICE: "Sul fronte della «legalità dei bandi» si batte da anni anche l'Oice, l'organizzazione delle società di ingegneria, che a sua volta si è dotata di un Osservatorio della legalità dei bandi. È proprio di questi giorni il completamento di un rapporto che esamina 280 segnalazioni di irregolarità arrivate dagli associati e trasformate in 183 lettere inviate alle stazioni appaltanti (e all'Autorità anticorruzione per conoscenza) per chiedere la rettifica dei bandi e - in caso di risposte negative - valutare l'opzione del ricorso al giudice amministrativo.
La maggior parte dei problemi sollevati dagli associati riguardano il calcolo della parcella e del merito tecnico, oltre che violazioni della concorrenza (si veda la tabella integrale). «Nonostante la presenza di bandi-tipo e disciplinari-tipo Anac - dice il direttore generale dell'Oice, Andrea Mascolini - rispetto al monitoraggio condotto tre anni fa, la situazione di disomogeneità dei bandi di gara non è sostanzialmente molto cambiata. Ciò dipende anche dal fatto che le stazioni appaltanti non ritengono cogenti le indicazioni Anac contenute in linee guida non vincolanti». Preoccupa anche «la prassi registrata in questi ultimi mesi per le gare oltre soglia Ue di derogare, ai sensi del decreto semplificazioni, a principi cardine come quello della scelta del progettista con utilizzo dell'offerta economicamente più vantaggiosa e non del massimo ribasso».