"L'economia globale vive un momento complicato" viste "le ripercussioni dell'aggressione dell'Ucraina da parte della Russia che continuano a gravare" sul prodotto il quale da alcune settimane sta risentendo anche delle conseguenze del nuovo peggioramento della crisi sanitaria in Cina". Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco nel suo intervento al club Ambrosetti secondo cui "anche l'economia cinese si sarebbe indebolita" prima per i lockdown contro il Covid e quindi "dalla nuova forte ondata di infezioni".
Visco, nel suo intervento ha anche sottolineato come l'Italia abbia chiuso il 2022 con una crescita del Pil vicino al 4%, "recuperando pienamente i livelli pre Covid" ma, rispetto al picco raggiunto all'inizio del 2008, il prodotto resta ancora inferiore di oltre tre punti percentuali" e a fine anno l'economia si è indebolita: "insomma, sembra di essere sulle montagne russe, e in queste condizioni non solo è difficile fare previsioni macroeconomiche ma anche, per famiglie e imprese, programmi di spesa e di investimento".
Sul tema dell'aumento del costo del denaro, Visco ha affermato che "il nostro Paese è in grado, proseguendo sulla strada già intrapresa delle politiche prudenti e delle riforme, di gestire le conseguenze di una graduale ma necessaria restrizione monetaria e gli allarmi che a volte vengono sollevati sugli effetti che ulteriori aumenti dei tassi ufficiali potrebbero avere sulla nostra economia non sono condivisibili". Visco sottolinea piuttosto i "rischi significativi" che derivano dall'inflazione per famiglie, imprese e per il risparmio. (A.M.)