L'Associazione (con il Presidente Giorgio Lupoi, i Consiglieri Ventura, Smargiassi e Macchi, oltre al Direttore Generale Mascolini e il Past President Oddi Baglioni; presente anche l'associata Ambiente nella persona di Patrizia Vianello) ha partecipato stamane all'Assemblea annuale di Confindustria svoltasi all'Auditorium Parco della Musica di Roma.
L'evento è stato aperto dal Presidente Giuseppe Bonomi che nel suo articolato intervento, fra le altre cose, ha chiesto "regole e scelte politiche in grado di conciliare l'efficienza e l'efficacia dei comportamenti pubblici con gli stimoli all'intraprendenza, all'innovazione, alla capacita di fare, fare bene e fare del bene. Insistiamo, insomma, sulla necessita che anche a livello istituzionale il nostro Paese possa puntare su competitività e inclusione sociale, produttività e solidarietà. I valori stessi della nostra Costituzione, d'altronde, a queste dimensioni si ispirano".
Bonomi si è rivolto quindi alle forze politiche chiedendo che sulle riforme istituzionali non ci sia una "dialettica divisiva" e ha affermato: "è proprio questo il nostro auspicio finale. Un'Italia che sappia ispirarsi alla volontà di leale collaborazione che ispiro i lavori dei padri costituenti. Un'Italia responsabile, perché la fiducia pubblica si nutre di serietà e non di battute sprezzanti. Un'Italia che sappia costruire sulla forza dei suoi corpi intermedi - imprese, sindacato, volontariato e terzo settore - che racchiudono in sé milioni di italiani di buona volontà e di sacrificio quotidiano".
"Noi siamo certi che Lei, signor Presidente della Repubblica, ha sottolineato ancora Bonomi rivolgendosi direttamente al Capo dello Stato - abbia non solo molto a cuore questa Italia, ma sia una voce essenziale per tenerla sulla giusta strada. Noi vogliamo un'Italia pubblica che recuperi attenzione e considerazione per la ricchezza dell'impegno che, come corpi sociali, poniamo in essere ogni giorno al servizio del nostro Paese. Come imprenditori ci impegniamo con competenza e dedizione, cuore e ambizione".
A seguire è poi salito sul palco il Presidente della Repubblica che, nel suo intervento, di alto profilo e saldamente ancorato ai principi costituzionali, ha affermato fra le altre cose che "non c'è bisogno di particolare acume per osservare che gli imprenditori sono attori sociali essenziali nella nostra società. Basta pensare anche soltanto alla crisi della pandemia che abbiamo attraversato quando, insieme ad altre categorie, avete evitato che l'Italia si fermasse. Ho ringraziato più volte quanti negli ospedali, nei servizi, nelle aziende, nelle catene della logistica, nella Pubblica Amministrazione, hanno fatto sì che fronteggiassimo quell'improvvisa, sconosciuta e drammatica insidia", aggiunge. Grazie a voi. Che avete avuto coraggio, che avete anche fatto delle vostre fabbriche dei centri vaccinali in supporto a quelli pubblici! Grazie ai lavoratori delle vostre aziende che hanno assunto, con altrettanto coraggio, la propria quota di rischi! Siete stati, poi, protagonisti di una ripresa prodigiosa e positivamente contagiosa, senza eguali nei G7".
Il Presidente ha poi concluso precisando che "l'economia di mercato non pone in discussione valori costituzionalmente rilevanti, quali il rispetto della dignità umana e il dovere di solidarietà; o l'art. 35, relativo alla tutela del lavoro, il 36, sulle condizioni di lavoro, o il 37 sulla donna lavoratrice. È anzitutto il tema della sicurezza sul lavoro che interpella, prima di ogni altra cosa, la coscienza di ciascuno. Democrazia è rispetto delle regole, a partire da quelle sul lavoro".
Per ascoltare la relazione di Bonomi e l'intervento di Mattarella erano presenti il presidente del Senato Ignazio La Russa, il Presidente della Camera Lorenzo Fontana, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i ministri Antonio Tajani, Gilberto Pichetto Fratin, Paolo Zangrillo, Giuseppe Valditara, Carlo Nordio, Adolfo Urso, Gennaro Sangiuliano, ed Eugenia Roccella. Assente il titolare dell'Economia impegnato a Santiago de Compostela per i lavori dell'Ecofin informale.
Per le opposizioni erano presenti la Segretaria del Pd Elly Schlein, il Presidente del Copasir Lorenzo Guerini, Mara Carfagna, Maria Elena Boschi. Presenti anche l'ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e l'ex Ministra Paola Severino, oltre ai vertici della grandi aziende italiane, tra cui Marina Berlusconi, Urbano Cairo, Francesco Gaetano Caltagirone, Andrea Orcel, Giovanni Gorno Tempini, e Roberto Cingolani. In platea gli ex presidenti di Confindustria Vincenzo Boccia ed Emma Marcegaglia.
Dopo l'ingresso di Mattarella, salutato con standing ovation, è stato eseguito l'inno nazionale. (A.M.)