Venerdì scorso si è svolta a Bari, nel corso del SAIE, la tavola rotonda organizzato da Ala Assoarchitetti dal titolo "La qualità dell'opera pubblica e l'appalto integrato", cui ha partecipato in rappresentanza dell'OICE, l'ing. Primo Stasi.
Dopi i saluti e la presentazione dell'arch. Bruno Gabbiani, architetto, Presidente di ALA Assoarchitetti, si è svolta una tavola rotonda cui hanno partecipato, oltre al Cons. Stasi, l'architetto Cosimo Damiano Mastronardi, Presidente dell'Ordine degli Architetti, PPC di Bari e Provincia, Fernando Russo, architetto, Vicepresidente di ALA Puglia, Giuseppe Galasso, ingegnere, Assessore LLPP del Comune di Bari , Vincenzo Sinisi, architetto, Assessore ai lavori pubblici Comune di Corato.
Dalla tavola rotonda è emerso che il Codice, con l'obiettivo di realizzare velocemente i lavori finanziati dalla UE, non ha superato la logica dell'emergenza e anziché porre il progetto al centro del processo della costruzione, ne ha fatto un fattore secondario, che rischia d'essere affidato all'arbitrio dell'impresa costruttrice.
Così facendo si è creato un corto circuito, che non garantisce la qualità dell'opera pubblica e rende i ruoli dell'architetto e dell'ingegnere libero professionista subordinati a quello dell'appaltatore, anziché all'interesse pubblico.
L'ing. Stasi ha ribadito la posizione dell'OICE sulla necessità di limitare il ricorso all'appalto integrato esclusivamente per le opere a contenuto tecnologico e impiantistico rilevante, nonché sulla ulteriore urgente necessità di rivedere radicalmente le modalità di calcolo dei compensi professionali in ragione dei mutati livelli di progettazione e delle maggiori attività progettuali richieste e non previste dal DM 143/2013. Ancora l'Ing. Stasi ha introdotto la ormai riconosciuta importanza nell'esecuzione di progetti complessi della figura del Project Manager. (A.M.)