Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha incentrato sui temi del lavoro il suo intervento di oggi, per l'assemblea annuale in coincidenza con una udienza del Papa, perché è su questi nodi che "dovrà girare tutta l'azione del prossimo Governo".
E' intorno alle scelte che verranno fatte sul lavoro, ha detto, che dovranno "girare tutti gli altri temi, dall'energia alla finanza. Centrale è il lavoro".
Con le aziende in crisi, "bisogna intervenire garantendo interventi a sostegno del reddito", e l'esperienza della cig-covid "può essere un modello", aggiunge, ribadendo poi la proposta di Confindustria per un "taglio del cuneo fiscale da 16 miliardi" perché è "l'unico elemento di competitività su cui possiamo lavorare adesso, ed è strutturale. I 16 miliardi ci sono".
"Il problema non è se fare o no uno scostamento di bilancio ma come si usano quei soldi. La questione cioé non é debito o non debito ma cosa ci facciamo con quei soldi", dice il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi ritorna, rispondendo in conferenza stampa sul tema del possibile scostamento di bilancio per interventi contro il caro energia.
"Confindustria è sempre stata molto chiara sul debito pubblico: abbiamo vissuto un periodo, soprattutto durante il Covid, in cui erano saltati i vincoli di bilancio e abbiamo vissuto nell'idea che si poteva spendere qualsiasi cifra senza conseguenza. Ora siamo costretti di nuovo a fare un ragionamento sul nostro debito che ci mette di fronte a nuovo rischio. Ma non è che con il fare debito noi risolviamo i problemi: abbiamo incrementato il debito di 800 mld di più in 10 anni. Abbiamo risolto i problemi strutturali del Paese? No".
A margine dell'evento Bonomi incontrando i giornalisti si è anche soffermato sui temi legati all'attuazione del Pnrr affermando: "dobbiamo farlo bene e velocemente, è certo che c'è un problema, quel piano è stato pensato prima di un terremoto economico, è evidente che non è possibile andare avanti in quella direzione. Vanno fatte delle correzioni". (A.M.)