Si è tenuto ieri il webinar organizzato da OICE Academy dal titolo "Correttivo Codice Appalti: le novità su contenuti del Progetto e sul BIM (allegati I.7 e I.9)", al quale hanno partecipato l'Ing. Andrea Ferrante, Presidente della Sezione Speciale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e l'Ing. Pietro Baratono, già Presidente della Seconda Sezione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
L'evento, al quale hanno assistito oltre 500 partecipanti, è stato introdotto e concluso dal Presidente di OICE Academy Gabriele Scicolone e moderato dal Presidente Emerito di OICE Academy Antonio Vettese.
Nella sua relazione, l'Ing. Ferrante ha esposto le principali novità introdotte dal D.lgs. 209/2024 all'interno dell'Allegato I.7 al Codice in materia di contenuti del progetto, soffermandosi in primo luogo sull'importanza del chiarimento offerto dal Correttivo circa la crescita del modello informativo digitale in tutto il ciclo di vita dell'appalto, correlato ai livelli di fabbisogno delle singole fasi.
L'Ing. Ferrante ha inoltre espresso perplessità circa la scelta di limitare la facoltà per la stazione appaltante di stabilire il costo dei lavori "a corpo", anzi che "a misura", nel solo caso in cui la stazione appaltante ne ritenga necessario il ricorso in relazione alle caratteristiche specifiche dell'opera o del lavoro, precisando tuttavia che tali perplessità si riferiscono unicamente al settore dei lavori: se dagli elaborati grafici del PFTE e soprattutto del progetto esecutivo possono già essere fotografate perfettamente le categorie di lavoro in gioco, ha più senso stabilire i lavori a corpo anzi che a misura. Circa la determinazione dei compensi per la progettazione "a corpo", l'Ing. Ferrante ha dichiarato di condividere quanto da tempo affermato dall'OICE circa l'iniquità di tale fissazione dei prezzi, qualora comporti l'impossibilità di adeguare il compenso rispetto all'aumento dell'importo delle opere.
Ulteriore novità di particolare rilievo attiene alla definizione, introdotta ex novo dal Correttivo, dei contenuti del progetto di fattibilità per la finanza di progetto: una sorta di PFTE "minus" necessario al solo avvio del project financing e precede il PFTE vero e proprio.
In conclusione, l'Ing. Ferrante ha criticato l'omesso accoglimento della proposta del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici di rinviare ad apposite linee guida dello stesso Consiglio per la definizione dettagliata dei contenuti del PFTE "plus", da porre alla base della gara per l'appalto integrato. Circa le modifiche apportate dal D.lgs. 36/2023 nell'ambito dello sviluppo progettuale, l'Ing. Ferrante ha rammentato che con la riduzione a due livelli progettuali è stato esteso il PFTE al punto da inglobare una parte dell'ex progetto definitivo, che si estende nel caso del PFTE "plus" fino a comprendere anche il dimensionamento generale di opere principali e impianti non complessi, unitamente a calcoli e adempimenti alle prescrizioni sul PFTE e lasciando fuori il dimensionamento generale di opere secondarie e impianti complessi, prima rientrante nel progetto definitivo e in tal caso assorbito dal progetto esecutivo. Vi è però una terza ipotesi, che costituisce un caso limite: il RUP può spingere il PFTE fino a comprendere tutto il vecchio progetto definitivo, essendo rimessa a quest'ultimo la scelta tra un range compreso tra il livello minimo del PFTE e il livello massimo costituito dall'ex progetto definitivo.
Nel suo intervento, l'Ing. Baratono ha illustrato le principali novità introdotte in tema di gestione informativa digitale delle costruzioni: dall'aumento della soglia di obbligatorietà da 1 a 2 milioni - ora riferita all'importo stimato dei lavori e non più all'importo a base di gara - alla norma transitoria che esclude il predetto obbligo per gli appalti per i quali il DOCFAP sia stato redatto prima del 31 dicembre 2024.
Si è poi soffermato sull'estrazione degli elaborati grafici dai modelli informativi, che la norma, come modificata dal Correttivo, limita ai soli casi in cui ciò sia praticabile tecnologicamente e pone come condizione necessaria "l'assoluta coerenza geometrica ed informativa" al contenuto informativo dei modelli stessi.
Altro tema centrale è quello della formazione dei dipendenti che la stazione appaltante può nominare gestori dell'ambiente di condivisione dei dati o gestori dei processi digitali, sia dal punto di vista della "pratica professionale documentata", sia dal punto di vista della frequenza "con profitto" di corsi di formazione. Solo in mancanza di tali figure professionali la stazione appaltante può affidare all'esterno le relative funzioni.
Il Correttivo ha poi introdotto a carico dell'organo di collaudo ulteriori adempimenti oltre alla verifica del modello informativo e della sua corrispondenza a quanto realizzato, prevedendo oggi l'art. 1 dell'allegato I.9 che esso debba verificare altresì la corrispondenza tra la relazione specialistica sulla modellazione informativa e il rispetto e l'adempimento di quanto prescritto nel capitolato informativo.
L'Ing. Baratono ha poi rimarcato l'esigenza di rendere interoperabili l'ambiente di condivisione dei dati e la piattaforma digitale di e-procurement, ai quali dovrebbe essere aggiunta una piattaforma di rendicontazione - su cui sta lavorando il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici - modellata sulla piattaforma REGIS per il PNRR. Sarebbe inoltre opportuno che l'Italia costruisca una Piattaforma nazionale digitale che comprenda al suo interno, tra l'altro, forme di supporto al RUP, eventualmente anche mediante l'intelligenza artificiale, che abbia nel cloud esclusivamente i pareri, le norme, le sentenze e gli altri atti ufficiali di interesse).
Infine, l'Ing. Baratono ha rammentato che l'art. 13 dell'allegato I.9 prevede l'istituzione di una commissione di monitoraggio circa l'applicazione delle disposizioni del medesimo allegato, la quale dovrebbe occuparsi della sperimentazione nell'ambito dell'interoperabilità delle piattaforme, dell'adozione di linee guida, di interpretazioni e proposte normative. Ulteriori strumenti utili in materia sono costituiti dalla piattaforma HUB Contratti Pubblici del MIT per supporto alle SA - prevista nella milestone M1C1 del PNRR - già creata ma in corso di implementazione e l'istituzione di un gruppo di lavoro nella SC 05 delle UNI 11337 per la predisposizione di linee guida per l'applicazione delle norme di gestione informativa digitale nel settore delle costruzioni. (S.S.)
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