Migliora l'andamento del mercato immobiliare in Campania ma a Napoli il mercato resta "frenato". E' questa la fotografia emersa dal rapporto realizzato da Scenari immobiliari in collaborazione con Casa.it e presentato lo scorso 10 maggio (vedi news del 2/5/2017).
Secondo i dati, in Campania nel 2016 si sono registrate 31mila compravendite di abitazioni residenziali, con un aumento del 14,8 per cento rispetto all'anno precedente. Con una quota di mercato del 23,7 per cento la Campania è la seconda regione del Sud per numero di transazioni ed è preceduta solo dalla Sicilia. Le previsioni per il 2017 parlano di una crescita del 4,8 per cento delle transazioni in Campania e per il 2020 si prevede di registrare 38mila transazioni sul territorio regionale e circa 149mila al Sud. "Il mercato campano - ha affermato Mario Breglia, di Scenari immobiliari - sta andando meglio del resto del Mezzogiorno, ma resta inferiore alla media italiana sebbene le prospettive siano positive".
A Napoli, ha spiegato il Consigliere dell'OICE ing. Nicola Salzano de Luna "mancano nuove iniziative e nuove realizzazioni, fattori che rallentano fortemente le compravendite. Il mercato napoletano è depresso dalla politica, dalla burocrazia che sono ostacoli allo sviluppo dell'attività edilizia e di costruzione. I progetti su cui ancora oggi si discute, come Bagnoli e Napoli est, sono gli stessi di oltre dieci anni fa. Se guardiamo solo a Napoli la variante generale è del 2004 e la variante occidentale addirittura del 1998. Operare con questi strumenti urbanistici significa fare del male al territorio perché non si tiene conto delle esigenze attuali della cittadinanza".