Italy Vietnam: Italian Business Mission to Vietnam- 27-29 November 2017: "L'Italia fa sistema per consolidare ed espandere la sua presenza nel mercato vietnamita"
Confindustria, in collaborazione con ICE, ABI - Associazione Bancaria Italiana, Unioncamere, Conferenza delle Regioni e sotto l'egida del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero dello Sviluppo Economico ha accompagnato una delegazione di circa 100 imprenditori in una missione di 3 giorni ad Hanoi, capitale del Vietnam, ed a Ho Chi Minh City (ex Saigon), cuore pulsante della crescita economica del paese.
OICE ha partecipato perché due dei settori di interesse della missione sono ampiamente rappresentati nella sua compagine associativa: infrastrutture e trasporti, ed energie rinnovabili e green technologies.
Sotto la guida energica, esperta, incisiva e coinvolgente del Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Onorevole Ivan Scalfarotto, e della Ambasciatrice Cecilia Piccioni si sono susseguiti incontri plenari, B2B e riunioni ristrette con il Ministro delle Risorse Naturali e dell'Ambiente, Trang Hong Ha, con il Ministro delle Risorse Naturali e dell'Ambiente, Trang Hong Ha, e con il Ministero dell'Industria e Commercio, ai quali OICE ha ricevuto l'onore di essere invitata. Ad arricchire lo scambio tra i due paesi hanno contribuito le tavole rotonde di cui OICE ha moderato quella su infrastrutture e trasporti.
Con una cerimonia formale, svoltasi secondo i protocolli istituzionali vietnamiti, Ferrovie dello Stato ed una associata OICE, Net Engineering, hanno consegnato al Vice Ministro vietnamita dei Trasporti due Piani, uno di gestione e l'altro di ammodernamento, per la rete ferroviaria vietnamita.
La capacità del "saper fare bene" e dell'"attenzione sartoriale ai dettagli", per cui la moda e la gastronomia italiane sono rinomate in tutto il mondo, è stata più volte associata anche al mondo tecnico dell'ingegneria, dell'architettura e delle costruzioni del nostro paese.
Ma questo non basta per aumentare la presenza dell'Italia in Vietnam: un paese che cresce ad un tasso annuale del 6,3 %, i cui Piani di Sviluppo delle infrastrutture al 2025 hanno fatto ingolosire gli imprenditori italiani partecipanti alla missione, ma che purtroppo non è indenne da difficoltà di pagamento e da una rigida burocrazia.
Le società italiane sono generalmente piccole per fatturato e numero di dipendenti e le maggiori quote del mercato vietnamita le occupano il Giappone e la Corea che finanziano infrastrutture per centinaia di milioni di dollari. Fino ad oggi il nostro paese si è mosso nel mercato Vietnamita senza una vera strategia e ciò nonostante siamo comunque presenti nei settori dei trasporti, dell'oil and gas, delle risorse idriche, della difesa idraulica e dello sviluppo urbano.
Ma questa missione "di sistema" potrebbe segnare l'inizio di una nuova stagione.
E' importante che alle parole di impegno e motivazione espresse da tutti i relatori facciano seguito azioni concrete del mondo della finanza, dell'ingegneria, dell'architettura e delle costruzioni che devono agire in maniera monolitica con proposte concrete di "turnkey projects" da rivolgere al Governo Vietnamita. In questi modelli di business le società di ingegneria non hanno la forza per essere il motore trainante ma sono di certo un soggetto imprescindibile della catena del valore.
Interessanti sollecitazioni ci sono state rivolte anche nella formazione con specifico riferimento al BIM ed al Project Management. Questi argomenti sono di grande attualità per OICE che, oltre ad essere impegnata nell'organizzazione di convegni sul BIM in tutta l'Italia, sta studiando un progetto di formazione in cui il Project Management è uno degli argomenti principali.
Da ultimo una nota di apprezzamento per l'eccellente e perfetta organizzazione dell'intera missione, e per il "debriefing finale" al quale, in un ambiente naturalmente rilassato ed informale, si è registrata una partecipazione attiva e ricca di proposte.